RECENSIONE GLADIATORI IV BOLOGNA

 

Alle 20.30 si spengono le luci, nel centro sportivo Barca di Bologna, e si illumina il ring, pronto ad ospitare anche quest’anno gli incontri dei “Gladiatori” nella riunione organizzata da Mario Zanotti. Si alza la musica, il brusio degli spettatori si fa più discreto e finalmente i primi atleti incrociano i guantoni. Si tratta di Alex Galavotti, del Fight Team di Ferrara e Ovidio Stoia, School of Fighting Roma, che si affrontano in un incontro di K-one in tre riprese. Stoia si mostra subito più attivo incalzando maggiormente l’avversario, che però riesce a piazzare colpi più efficaci. I due legano, con confusi accenni di clinch e la differenza la fanno soprattutto le tecniche di gamba dell’atleta ferrarese, che alla fine si aggiudica la vittoria. Specialità thai boxe per Luigi Meneghel, allenato dal Maestro Zambelli di Domodossola contro Domenico Peso, del Maestro Romita di Bari. I due atleti non si risparmiano soprattutto per quanto riguarda middle e low kicks, mentre si mostrano entrambi meno preparati per quel che riguarda la tecnica pugilistica. Pochi i momenti di clinch, ma sul finale il più fresco dei due è Meneghel, che continua a tirare calci circolari medi e bassi ad un avversario più stanco, aggiudicandosi così il match. Il livello tecnico si alza notevolmente quando salgono sul ring Igor Ronchi, Pro-Fighting Bellaria, e Armen Petrosyan, Team Gladiatori Gorizia. Il combattimento è previsto in tre riprese da tre minuti di thai boxe e lo spettacolo si fa interessante fin dai primi momenti. Ronchi comincia il round con decisione assestando dei precisi low kicks su Petrosyan, che è ancora in fase di studio e tiene a bada l’avversario con dei frontali. All’avvio della seconda ripresa, l’atleta di Bellaria si trova di fronte un avversario ben diverso da quello che aveva lasciato. Petrosyan lo incalza con precise tecniche di braccia e lo chiude spesso con un clinch efficace e potente. Il fiato di Ronchi cala e nello stesso tempo sale il ritmo di Petrosyan, che riesce a centrare l’avversario con due hi kicks. Nella terza ripresa è ancora l’atleta di Gorizia a mostrare una maggiore preparazione fisica e tecnica con precisi colpi di pugilato, e anche se Ronchi offre una bella prova d’orgoglio, il verdetto degli arbitri assegna la vittoria a Petrosyan. Sulle cinque riprese di thai boxe si gioca invece il confronto fra Vladimiro Laghi, Pro Fighting Forlimpopoli, e Viorel Radoi, School of Fighting Roma. Laghi non offre una prestazione indimenticabile, mentre Radoi affronta subito il match con la giusta determinazione, entrando troppo spesso nella guardia avversaria con veloci low kicks. Gli scambi più accesi sono nella terza e quarta ripresa, quando Laghi cresce e mostra una buona tecnica portando combinazioni veloci ed efficaci. Radoi intanto continua il suo lavoro fiaccante con i low kick e risponde di pugilato alle combinazioni dell’avversario. Il livello tecnico è alto e gli scambi molto intensi; tutto potrebbe essere ancora in discussione in questi due round, anche se Radoi si mostra più continuo nell’attacco e sul finire della quarta ripresa riesce a piazzare due hi kicks. Laghi perde il confronto nell’ultima ripresa, quando la mancanza di fiato lo costringe a chiudersi troppo in difesa rispetto all’avversario. E’ dunque Radoi che si aggiudica l’incontro. Ancora K-one per i due atleti classe B, Youness Ghaal, allenato dal maestro Zanotti di Bologna, e Damiano Poletti del Maestro Valentini di Imola. Dopo un primo round di studio si delinea subito quello che sarà il filo conduttore dell’incontro: Poletti che attacca con low e middle kicks e Ghaal che risponde principalmente di braccia. I round sono molto intensi, con l’atleta di casa che detta i tempi e Poletti che lascia partire con facilità colpi di gambe efficaci e tecnicamente molto puliti. Con low kicks e middle tiene a distanza Ghaal che, pur avendo nelle gambe i suoi colpi migliori, risponde quasi sempre di pugilato, cercando di sfruttare il maggior allungo. Nella terza ripresa Poletti subisce un vistoso calo fisico e Ghaal sembra stia riuscendo ad approfittarne quando viene fulminato da un destro dell’atleta di Imola. Il conteggio dell’arbitro ridà fiato a Poletti che nella quarta ripresa amministra il vantaggio, guadagnando la vittoria. In tre riprese di thai si affrontano Bruno Franchi, della Pro Fighting Rimini, e Pasquale De Pinto, di Bari. Il riminese mostra una tecnica particolarmente incisiva e potente, con molte combinazioni di gambe e un buon clinch, mentre il suo avversario non si mostra molto impegnativo e sicuramente non imprime un ritmo elevato all’incontro. Per tutte e tre le riprese è infatti Franchi che attacca detta ritmi e regole del match, con un De Pinto che tende più a difendersi, oltre che incitare l’avversario a colpirlo più forte. Cosa che avviene alla terza ripresa, quando una ginocchiata prende l’atleta di Bari alla bocca dello stomaco, mandandolo ko. Il settimo incontro della serata vede contrapposti Gionata Zarbo, della Pro Fighting Imola, e Corrado Sestito, di Domodossola, in un match di thai boxe sulle cinque riprese. Anche in questo caso l’atleta di Imola trova nei colpi di gambe il suo punto di forza scontrandosi con un avversario che comunque sa mostrarsi pericoloso. Nel secondo round è Zarbo che mette a segno le combinazioni migliori con ginocchiate e middle precisi, mentre nella ripresa successiva la situazione si ribalta ed è Sestito che impone le sue tecniche di pugilato. Passato il calo di forma, nel quarto match Zarbo attacca con middle kiks destri e sinistri che lascia partire con cadenza regolare. Il copione non cambia nella quinta ripresa, in cui Sestito, pure tecnicamente all’altezza deve cedere alla migliore condizione di Zarbo. Il match clou della serata vede il Maestro Carlo Di Paola confrontarsi di Bologna con Francesco Giuliani di Bari. L’incontro comincia con una breve fase di studio, ed è il maestro Di Paola a prendere l’iniziativa inseguendo l’avversario con middle ed hi kicks. Purtroppo per gli spettatori l’attacco sortisce fin da subito l’effetto desiderato: Giuliani infatti è colpito allo stomaco con una ginocchiata e cade, dando all’avversario la vittoria per Ko alla prima ripresa.